Intelligenza culturale nel processo di selezione e valutazione

Intelligenza culturale nel processo di selezione e valutazione

Intelligenza culturale nel processo di selezione e valutazione

Due prime dimensioni valoriali e indicatori comportamentali nella valutazione comparata Argentina e Italia: Distanza dal potere e Individualismo

DISTANZA DAL POTERE

Questa dimensione riguarda il fatto che tutti gli individui nelle società non sono uguali – esprime l’atteggiamento della cultura verso queste disuguaglianze tra di noi. La distanza dal potere è definita come la misura in cui i membri meno potenti delle istituzioni e delle organizzazioni all’interno di un paese si aspettano e accettano che il potere sia distribuito in modo diseguale.

ARGENTINA

Con un punteggio di 49 l’Argentina si trova nella fascia bassa della classifica PDI e quindi lontana dai valori molto più alti che caratterizzano tutti gli altri paesi dell’America Latina

ITALIA

Con un punteggio di 50, il Nord Italia tende a preferire l’uguaglianza e un decentramento del potere e del processo decisionale. Il controllo e la supervisione formale non sono generalmente apprezzati dalle giovani generazioni, che dimostrano una preferenza per il lavoro di squadra e uno stile di gestione aperto. TENERE PRESENTE che il punteggio più alto nell’individualismo accentua l’avversione per essere controllato e sentirsi dire cosa fare. Nel Sud Italia tutte le conseguenze del PDI sono spesso elevate, al contrario del Nord Italia.

INDIVIDUALISMO

La questione fondamentale affrontata da questa dimensione è il grado di interdipendenza che una società mantiene tra i suoi membri. Ha a che fare con il fatto che l’immagine di sé delle persone sia definita in termini di “io” o “noi”. Nelle società individualiste si suppone che le persone si prendano cura solo di se stesse e della loro famiglia diretta. Nelle società collettiviste le persone appartengono a “gruppi” che si prendono cura di loro in cambio di lealtà.

ARGENTINA

Con un punteggio di 46, anche in questa dimensione l’Argentina si colloca al centro della classifica. Come conseguenza delle suddette ondate migratorie e del precoce emergere di ampie classi medie, l’Argentina è di gran lunga il più individualista di tutti i paesi latini. Tuttavia, prevalgono molti tratti collettivistici: l’opinione e gli obblighi verso la famiglia (allargata) o all’interno del gruppo, ad esempio, contano ancora. Ciò nonostante, si possono trovare anche tratti più moderni, individualisti, in particolare nei grandi agglomerati urbani. Lì, il legame datore di lavoro-dipendente è piuttosto calcolatore e c’è una netta divisione tra vita privata e vita lavorativa.

ITALIA

Con un punteggio di 76 l’Italia è una cultura individualista, “me” centrata, soprattutto nelle grandi e ricche città del Nord dove le persone possono sentirsi sole anche in mezzo a una folla grande e indaffarata. Quindi la famiglia e gli amici diventano un importante antidoto a questo sentimento; ma la parola “amico” non va fraintesa perché negli affari ha un significato leggermente diverso: qualcuno che conosci e che può esserti utile per farti conoscere le persone importanti o potenti. Per gli italiani avere le proprie idee e obiettivi personali nella vita è molto motivante e la strada verso la felicità passa attraverso la realizzazione personale. Questa dimensione varia nel Sud Italia dove si osservano comportamenti meno individualisti: la rete familiare e il gruppo di appartenenza sono aspetti sociali importanti, e rituali come matrimoni o pranzi domenicali con la famiglia sono occasioni da non perdere. Le persone che vanno dal Sud Italia al Nord dicono di sentire freddo non solo per il diverso clima ma anche per l’approccio meno “caldo” nelle relazioni.

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