LEADER

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Aziende e Organizzazioni sono le nostre moderne tribù. E come tali hanno tradizioni, simboli e un linguaggio Comune. La Cultura di un’azienda è come quella di una tribù. Alcune hanno una cultura forte, altre ne hanno una debole. Sentiamo di appartenere ad alcune di esse piuttosto che ad altre, di essere più in sintonia con i membri di alcune piuttosto che con i membri di altre. E, come qualsiasi tribù, certe hanno Leader forti, altre hanno Leader deboli; ma tutte hanno dei Leader.

Dal punto di vista antropologico e il motivo per il quale ci servono dei Leader, può fare emergere parametri oggettivi che distinguono un buon Leader da un Leader scarso. Come molti processi fisiologici che hanno effetti sul comportamento, il nostro bisogno di gerarchie è legato al nutrimento e protezione. Per quanto ci piaccia l’idea di essere tutti uguali, di fatto non lo siamo. Senza delle regole precise volte a mantenere l’ordine, al ritorno dei cacciatori con la carne fresca in spalla, tutti quanti si sarebbero buttati sul cibo. Puntualmente chi aveva potenza biologica avrebbe mangiato per primo e i più deboli sarebbero stati messi al margine e magari picchiati. Chi era stato messo da parte difficilmente sarebbe stato incline a fidarsi o a lavorare a fianco di qualcuno che lo avrebbe maltrattato. Così per ovviare a questo problema, siamo diventati degli animali gerarchici. Sopravvivenza della specie.

Quando ci rendavamo conto che uno era più forte di noi, invece di metterci in competizione con lui, facevamo un passo indietro e lasciavamo che mangiasse per primo. Grazie alla serotonina, quelli ai quali mostravamo deferenza vedevano crescere il loro prestigio all’interno del gruppo e capivano di essere loro gli alfa.

Nella nostra società è considerato un onore aiutare i Leader e se questi si ricordano di noi anziché buttarci un osso di nascosto, abbiamo un picco di serotonina che aumenta il nostro status e sicurezza.

Proprio in virtù dei vantaggi che la società offre agli alfa noi tutti cerchiamo di avanzare sempre all’interno della gerarchia. Il nostro obiettivo è apparire capaci, forti e degni di godere dei privilegi di un alfa. Questa è la funzione degli status symbol, fare rilasciare serotonina, accrescere il senso dell’importanza del sé e non c’è da stupirsi che nella società capitalista molti mentono sul proprio status e sebbene dei falsi ben eseguiti possano indurre gli altri a immaginarci più importanti di quanto siamo in realtà, qui di tratta di biologia e non si può ingannare se’ stessi. Se indossiamo cose fasulle, ci sentiamo fasulli anche noi, come se stessimo mentendo. Lo status è un fatto biologico, dobbiamo guadagnarcelo per goderne davvero.

Chi è incline ad ingannare la biologia è più incline all’inganno in altri ambiti dell’esistenza.

I vantaggi della Leadership non sono gratuiti, e anzi, si pagano a caro prezzo. È vero che gli alfa potrebbero essere più forti degli altri. Il rispetto che a loro riserviamo contribuisce a rafforzare la fiducia in sé stessi e questo è un bene poiché se un gruppo si trova di fronte ad una minaccia proveniente dall’esterno, noi ci aspettiamo che il leader nutrito dalla serotonina e fiducia che gli accordiamo sia il primo ad andare incontro al pericolo per proteggerci. Il prezzo che paga chi vuole essere un vero Leader è la rinuncia all’interesse personale. Il gruppo non è stupido. Non concederemmo tanti privilegi senza aspettarci nulla in cambio. Per questo ci rivoltiamo o abbandoniamo quando vediamo individui non coerenti che hanno abbandonato altre persone per proteggere o rafforzare i propri interessi personali…..nessuno si scandalizzerebbe se si fosse deciso di dare un bonus di centocinquanta milioni di dollari a Nelson Mandela ma che dire dei privilegi alla casta italiana della politica?! Gli yes men mentono alla biologia e mentono a sé stessi producendo la decadenza della società e delle organizzazioni.

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